Denuncia l'occupazione degli scivoli per disabili:
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Denuncia l'occupazione degli scivoli per disabili:
Fonte - Messaggero Roma
di Davide Desario
ROMA (8 giugno) - Nell’ultimo mese gli hanno squarciato le gomme tre volte. La vittima è un disabile di 69 anni. La sua unica “colpa”, a quanto pare, è quella di aver denunciato continuamente, e a tutti i livelli, l’occupazione da parte di auto, furgoni e scooter degli scivoli per disabili sotto la sua abitazione nel ghetto di Roma. Un’invasione che, di fatto, lo costringe spesso a non uscire di casa
E’ la storia di Ottorino Calcagni, pensionato e disabile. La sua è una disabilità particolare: «Senza appoggi non sono in grado di affrontare nessun gradino - dice sospirando - sia in salita che in discesa». Così, per lui, questi due scivoli posizionati proprio sotto la sua abitazione in via Portico d’Ottavia sono il passaggio obbligato per uscire di casa. Ma spesso sono occupati: «A qualsiasi ora del giorno c’è qualcuno parcheggiato davanti - spiega - soprattutto durante la mattina vengono usati dai furgoni per il carico e scarico merci». Ormai Ottorino prima di uscire di casa si affaccia dalla sua finestra al quarto piano e guarda se gli scivoli sono libero oppure no.
La sua battaglia va avanti da molto tempo. Ha un faldone pieno di lettere e fax che ha inviato a tutti: dall’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, alla delegata capitolina per l’handicap (oggi deputata del Pd in parlamento) Ileana Argentin, compreso il comandante dei vigili urbani del Primo gruppo, Carlo Buttarelli e alcuni quotidiani che hanno pubblicato la sua denuncia. «Ma non è cambiato nulla - spiega Calcagni mostrando gli incartamenti e una sfilza di fotografie scattate dalla sua finestra - anzi, la situazione è anche peggiorata». In una lettera scritta a Veltroni il 16 ottobre si legge: «In un passato recente un commerciante di zona mi ha “amichevolmente” informato del fastidio dei vigili urbani per le mie telefonate che segnalavano le soste irregolari. E sempre “amichevolmente” mi ha fatto capire l’opportunità di “non insistere”». Calcagni è sconvolto: «Si rende conto? Io cittadino denuncio un torto subito e chi mi dovrebbe tutelare avverte i furbetti che sono responsabili dell’irregolarità»
Calcagli, comunque, ha insistito nella sua battaglia. E, sarà una coincidenza, negli ultimi venti giorni le ruote della Fiat Panda intestata alla moglie Elvira (preside in una scuola media) sono state squarciate ben tre volte. «La prima intorno al 15 maggio e abbiamo denunciato l’episodio ai carabinieri - racconta - La seconda nella notte tra il 25 e il 26 e abbiamo denunciato l’episodio alla stazione di piazza Farnese». La terza volta l’altro ieri. «La macchina era posteggiata come al solito al posto disabili sotto casa - racconta l’anziano - E mia moglie prima di andare a scuola ha trovato nuovamente le ruote bucate. Questa volta, però ci siamo rivolti alla polizia di piazza del Collegio Romano. La denuncia sarà presentata lunedì perché non c’era il funzionario che ci avevano consigliato». E conclude: «Questa storia delle gomme squarciate è un chiaro atto di intimidazione in stile mafioso. Ma davvero a Roma siamo ridotti così? Pensate che adesso parcheggiamo la macchina in piazza Campitelli».
Albatros
Questo succede quando si vive in un paese civile ma con persone assolutamente incivili.
di Davide Desario
ROMA (8 giugno) - Nell’ultimo mese gli hanno squarciato le gomme tre volte. La vittima è un disabile di 69 anni. La sua unica “colpa”, a quanto pare, è quella di aver denunciato continuamente, e a tutti i livelli, l’occupazione da parte di auto, furgoni e scooter degli scivoli per disabili sotto la sua abitazione nel ghetto di Roma. Un’invasione che, di fatto, lo costringe spesso a non uscire di casa
E’ la storia di Ottorino Calcagni, pensionato e disabile. La sua è una disabilità particolare: «Senza appoggi non sono in grado di affrontare nessun gradino - dice sospirando - sia in salita che in discesa». Così, per lui, questi due scivoli posizionati proprio sotto la sua abitazione in via Portico d’Ottavia sono il passaggio obbligato per uscire di casa. Ma spesso sono occupati: «A qualsiasi ora del giorno c’è qualcuno parcheggiato davanti - spiega - soprattutto durante la mattina vengono usati dai furgoni per il carico e scarico merci». Ormai Ottorino prima di uscire di casa si affaccia dalla sua finestra al quarto piano e guarda se gli scivoli sono libero oppure no.
La sua battaglia va avanti da molto tempo. Ha un faldone pieno di lettere e fax che ha inviato a tutti: dall’ex sindaco di Roma, Walter Veltroni, alla delegata capitolina per l’handicap (oggi deputata del Pd in parlamento) Ileana Argentin, compreso il comandante dei vigili urbani del Primo gruppo, Carlo Buttarelli e alcuni quotidiani che hanno pubblicato la sua denuncia. «Ma non è cambiato nulla - spiega Calcagni mostrando gli incartamenti e una sfilza di fotografie scattate dalla sua finestra - anzi, la situazione è anche peggiorata». In una lettera scritta a Veltroni il 16 ottobre si legge: «In un passato recente un commerciante di zona mi ha “amichevolmente” informato del fastidio dei vigili urbani per le mie telefonate che segnalavano le soste irregolari. E sempre “amichevolmente” mi ha fatto capire l’opportunità di “non insistere”». Calcagni è sconvolto: «Si rende conto? Io cittadino denuncio un torto subito e chi mi dovrebbe tutelare avverte i furbetti che sono responsabili dell’irregolarità»
Calcagli, comunque, ha insistito nella sua battaglia. E, sarà una coincidenza, negli ultimi venti giorni le ruote della Fiat Panda intestata alla moglie Elvira (preside in una scuola media) sono state squarciate ben tre volte. «La prima intorno al 15 maggio e abbiamo denunciato l’episodio ai carabinieri - racconta - La seconda nella notte tra il 25 e il 26 e abbiamo denunciato l’episodio alla stazione di piazza Farnese». La terza volta l’altro ieri. «La macchina era posteggiata come al solito al posto disabili sotto casa - racconta l’anziano - E mia moglie prima di andare a scuola ha trovato nuovamente le ruote bucate. Questa volta, però ci siamo rivolti alla polizia di piazza del Collegio Romano. La denuncia sarà presentata lunedì perché non c’era il funzionario che ci avevano consigliato». E conclude: «Questa storia delle gomme squarciate è un chiaro atto di intimidazione in stile mafioso. Ma davvero a Roma siamo ridotti così? Pensate che adesso parcheggiamo la macchina in piazza Campitelli».
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