LAVORO. Le banche non vogliono lavoratori disabili
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LAVORO. Le banche non vogliono lavoratori disabili
L’ABI ha chiesto di essere esonerata dal collocamento obbligatorio dei disabili.
Il Forum Italiano sulla Disabilità ha da poco appreso da fonte FALCRI, con grande sconcerto, la richiesta dell’ABI di poter essere esonerata dal collocamento obbligatorio dei disabili.
Ma ancora più grande è lo sconcerto nel vedere che il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha fornito il proprio parere positivo in merito.
«In parole povere – riporta l’informativa FALCRI - le Banche che hanno fatto ricorso al suddetto Fondo non avranno più l’obbligo di assumere i “portatori di handicap”, in quanto accomunate alle Aziende che, a fronte di uno stato di crisi, siano ricorse alle procedure di mobilità, ai contratti di solidarietà, ai licenziamenti collettivi nonché alla cassa integrazione guadagni straordinaria».
Tommaso Daniele, nella sua veste di Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità, esprime indignazione per questa iniziativa delle banche italiane, che avviene in concomitanza con l’avvio del processo di ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
«Esprimo grande preoccupazione per il fatto che possa avvenire con la Convenzione, quello che troppo spesso accade con altre leggi meravigliose già approvate nel nostro Paese: che restano inapplicate. E come sappiamo, fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire. Abbiamo paura che si possa trattare di un precedente pericoloso per i disabili italiani».
Il Forum Italiano sulla Disabilità ha da poco appreso da fonte FALCRI, con grande sconcerto, la richiesta dell’ABI di poter essere esonerata dal collocamento obbligatorio dei disabili.
Ma ancora più grande è lo sconcerto nel vedere che il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha fornito il proprio parere positivo in merito.
«In parole povere – riporta l’informativa FALCRI - le Banche che hanno fatto ricorso al suddetto Fondo non avranno più l’obbligo di assumere i “portatori di handicap”, in quanto accomunate alle Aziende che, a fronte di uno stato di crisi, siano ricorse alle procedure di mobilità, ai contratti di solidarietà, ai licenziamenti collettivi nonché alla cassa integrazione guadagni straordinaria».
Tommaso Daniele, nella sua veste di Presidente del Forum Italiano sulla Disabilità, esprime indignazione per questa iniziativa delle banche italiane, che avviene in concomitanza con l’avvio del processo di ratifica della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
«Esprimo grande preoccupazione per il fatto che possa avvenire con la Convenzione, quello che troppo spesso accade con altre leggi meravigliose già approvate nel nostro Paese: che restano inapplicate. E come sappiamo, fare una legge e non farla rispettare equivale ad autorizzare la cosa che si vuole proibire. Abbiamo paura che si possa trattare di un precedente pericoloso per i disabili italiani».
albatros1- Senior
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