NAPOLITANO: LA CRISI NON RIDUCA IL SOSTEGNO AI DISABILI
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NAPOLITANO: LA CRISI NON RIDUCA IL SOSTEGNO AI DISABILI
Fonte: Ansa.it
di Angela Abbrescia
ROMA - Un monito del capo dello Stato a non far venir meno il sostegno nonostante la crisi economica, una proposta di legge sull'assistenza autogestita ma soprattutto le polemiche sulla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite, che in Italia si vuole far procedere spedita mentre il Vaticano non ne vuole sapere: la Giornata internazionale delle persone con disabilità quest'anno non è passata inosservata. Giorgio Napolitano, in un lungo messaggio, ha sottolineato come sia "importante che, pure in una fase di innegabile difficoltà per la finanza pubblica, le esigenze di sostegno e di supporto delle persone con disabilità e dei loro familiari non siano sottovalutate, perché proprio in questo periodo di crisi, nel quale tanti cittadini italiani sono chiamati ad affrontare nuovi problemi, questa parte della nostra cittadinanza deve sommare i nuovi problemi agli antichi". Il presidente ha poi aggiunto che "il sostegno diretto in trasferimenti di reddito, detassazioni, servizi è necessario, ma non sufficiente". Secondo Napolitano occorre adeguare le nostre strutture alle esigenze delle persone disabili, dalle strade ai mezzi di trasporto, dai teatri ai cinema, dalle scuole alle attività sportive. Sulla Giornata mondiale interviene oggi anche il ministro delle pari opportunità: "bisogna lavorare per la dignità, i diritti e il benessere delle persone disabili, garantendo loro effettive pari opportunità" dice Mara Carfagna. Intanto non si placano le polemiche sul no del Vaticano alla ratifica della Convenzione dell'Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratifica che invece proprio pochi giorni fa il Consiglio dei ministri italiano ha approvato e che ora passa all'esame del Parlamento. E l'iter di approvazione del ddl non dovrebbe essere troppo lungo, se anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha auspicato oggi che il Parlamento italiano possa garantirne una "tempestiva approvazione". La Santa sede ha motivato il suo rifiuto con la mancanza di riferimenti chiari, nel testo, al divieto di aborto, e il ministro degli esteri Franco Frattini oggi dà in un certo senso ragione al Vaticano, affermando che non ci può essere una legittimazione internazionale dell'interruzione di gravidanza perché questa è una materia che va regolamentata a livello nazionale. Replica Arcigay, secondo cui Frattini deve evitare di "fare la sponda" al Vaticano, e i radicali Marco Perduca e Alessandro Capriccioli, che invitano a boicottare la Chiesa cattolica destinando ad altri l'8 per mille. E anche la Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), "pur nel rispetto dell'indipendenza del giudizio della Santa Sede", ritiene "incomprensibile" la scelta del Vaticano e precisa che l'articolo che non piace alla S.Sede è dedicato "alle persone con disabilità, uomini e donne, che non possono accedere, prima ancora che all'aborto, ai basilari servizi sanitari di prevenzione e cura delle patologie, anche quelle riguardanti la sfera riproduttiva". Una buona notizia sembra essere la presentazione di una proposta di legge bipartisan sull'assistenza autogestita, che consiste in un finanziamento erogato dall'ente locale al disabile grave o alla sua famiglia, con il quale assumere una o più persone che lo assistano e poter così restare a casa. Primo firmatario il questore della Camera Antonio Mazzocchi (Pdl), che ha spiegato che il modello di assistenza autogestita é già in funzione in sei regioni e permette un risparmio delle casse della sanità fino al 25%. La pdl prevede l'istituzione di un Fondo nazionale, che consiste in 25 milioni di euro per il 2009 e altrettanti per il 2010 e il 2011. E' stata anche preannunciata la presentazione di un'interrogazione sulle aziende, una su quattro, che non adempiono all'obbligo di assumere disabili.
di Angela Abbrescia
ROMA - Un monito del capo dello Stato a non far venir meno il sostegno nonostante la crisi economica, una proposta di legge sull'assistenza autogestita ma soprattutto le polemiche sulla ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite, che in Italia si vuole far procedere spedita mentre il Vaticano non ne vuole sapere: la Giornata internazionale delle persone con disabilità quest'anno non è passata inosservata. Giorgio Napolitano, in un lungo messaggio, ha sottolineato come sia "importante che, pure in una fase di innegabile difficoltà per la finanza pubblica, le esigenze di sostegno e di supporto delle persone con disabilità e dei loro familiari non siano sottovalutate, perché proprio in questo periodo di crisi, nel quale tanti cittadini italiani sono chiamati ad affrontare nuovi problemi, questa parte della nostra cittadinanza deve sommare i nuovi problemi agli antichi". Il presidente ha poi aggiunto che "il sostegno diretto in trasferimenti di reddito, detassazioni, servizi è necessario, ma non sufficiente". Secondo Napolitano occorre adeguare le nostre strutture alle esigenze delle persone disabili, dalle strade ai mezzi di trasporto, dai teatri ai cinema, dalle scuole alle attività sportive. Sulla Giornata mondiale interviene oggi anche il ministro delle pari opportunità: "bisogna lavorare per la dignità, i diritti e il benessere delle persone disabili, garantendo loro effettive pari opportunità" dice Mara Carfagna. Intanto non si placano le polemiche sul no del Vaticano alla ratifica della Convenzione dell'Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratifica che invece proprio pochi giorni fa il Consiglio dei ministri italiano ha approvato e che ora passa all'esame del Parlamento. E l'iter di approvazione del ddl non dovrebbe essere troppo lungo, se anche il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha auspicato oggi che il Parlamento italiano possa garantirne una "tempestiva approvazione". La Santa sede ha motivato il suo rifiuto con la mancanza di riferimenti chiari, nel testo, al divieto di aborto, e il ministro degli esteri Franco Frattini oggi dà in un certo senso ragione al Vaticano, affermando che non ci può essere una legittimazione internazionale dell'interruzione di gravidanza perché questa è una materia che va regolamentata a livello nazionale. Replica Arcigay, secondo cui Frattini deve evitare di "fare la sponda" al Vaticano, e i radicali Marco Perduca e Alessandro Capriccioli, che invitano a boicottare la Chiesa cattolica destinando ad altri l'8 per mille. E anche la Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap), "pur nel rispetto dell'indipendenza del giudizio della Santa Sede", ritiene "incomprensibile" la scelta del Vaticano e precisa che l'articolo che non piace alla S.Sede è dedicato "alle persone con disabilità, uomini e donne, che non possono accedere, prima ancora che all'aborto, ai basilari servizi sanitari di prevenzione e cura delle patologie, anche quelle riguardanti la sfera riproduttiva". Una buona notizia sembra essere la presentazione di una proposta di legge bipartisan sull'assistenza autogestita, che consiste in un finanziamento erogato dall'ente locale al disabile grave o alla sua famiglia, con il quale assumere una o più persone che lo assistano e poter così restare a casa. Primo firmatario il questore della Camera Antonio Mazzocchi (Pdl), che ha spiegato che il modello di assistenza autogestita é già in funzione in sei regioni e permette un risparmio delle casse della sanità fino al 25%. La pdl prevede l'istituzione di un Fondo nazionale, che consiste in 25 milioni di euro per il 2009 e altrettanti per il 2010 e il 2011. E' stata anche preannunciata la presentazione di un'interrogazione sulle aziende, una su quattro, che non adempiono all'obbligo di assumere disabili.
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