L'utopia della parità tra le associazioni per disabili

Notizia Agipress

Una inaccettabile metodologia di pianificazione delle politiche sociali: la pensa così la Fish (Federazione italiana per il superamento dell’handicap) a proposito del recente provvedimento adottato dal Consiglio Regionale toscano che, lo scorso 9 giugno, ha stipulato due protocolli d’intesa, rispettivamente con la Fand (Federazione Associazioni Nazionali Disabili) e con l’Ens (Ente Nazionale Sordomuti), per “la promozione di azioni finalizzate allo sviluppo di diritti di cittadinanza per le persone disabili”, per un intervento economico pari a 60mila euro annui destinati a ciascuna di queste organizzazioni, per il triennio 2008-2010.
La Fish ha espresso la propria profonda preoccupazione ai rappresentanti del Consiglio Regionale, chiedendo loro un incontro per poter ridiscutere tale provvedimento che, di fatto, riporta l’orologio della parità tra le associazioni indietro di almeno quindici anni.
La necessità di ristabilire l’eguaglianza all’interno del mondo dell’associazionismo delle persone con disabilità e dei loro familiari resta un’esigenza forte che deve fare i conti con la profonda trasformazione che ha interessato il movimento italiano per i diritti delle persone con disabilità negli ultimi anni, azzerando quindi il verificarsi di ‘trattamenti speciali’, a livello nazionale e locale, nei confronti delle associazioni cosiddette ‘storiche’.
La Fish Toscana ritiene inaccettabile questa metodologia di pianificazione di politiche che riguardano la qualità della vita di tutti i cittadini con disabilità, ed auspica che le richieste di un incontro dei propri rappresentanti con il Consiglio Regionale venga, dunque, prontamente recepita.