Non c'è più il Ministero della sanità?

Alby,tu che sei più informato di me puoi darmi delucidazioni.
Non trovo la presenza del suddetto ministero, e noi non sappiamo più a chi rivolgerci.
Grazie

Alby sarei io?
O non che mi offenda comunque io ti rispondo ok.
Comunque Giacomo è stato accorpato insiema ad altri ministeri. Questo è stato fatto per diminuire i Ministri di competenza. Se sarà un bene o un male ancora è tutto da stabilire.
Questo nuovo Governo a mio avviso è tutto da scoprire, sono contento che sia finita la storia delle liti tra Prodi e Berlusconi, che riempivano le pagine intere di chiacchiere inutili e spero che con una maggioranza così forte ora si faccia davvero qualcosa. Il vecchio governo aveva troppi compromessi essendo fatto da troppi partiti, e ogni volta che si doveva muovere qualcosa sembrava una impresa elefantiaca.
Diciamola in breve, questi non hanno scuse!!

Si,grazie.Alby saresti tu,ma se ti da fastidio la smetto subito di chiamarti così.
Ciao

No Giacomo non ti preoccupare io non sono uno suscettibile ora che so che mi chiami abbreviato è tutto ok.
hanno compattato questi ministeri, vediamo adesso cosa accade.

Con l’Insediamento del nuovo Governo Berlusconi il Ministero della Salute, prima chiamato della Sanità, in attuazione da quanto previsto dalla Legge finanziaria 2008 (art.1 comma 376 - Legge 244/2007) confluisce nel Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali (Welfare).

Siamo così l’unico paese al mondo che istituendo il nuovo ministero “calderone”, rinuncia di fatto ad un forte controllo dello Stato per garantire l’uniformità alle cure ed all’assistenza, contravvenendo anche l’art. 32 della nostra Costituzione.

Art. 32.

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.

Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.


Ecco caro Giacomo ho approfondito l'argomento ed ho trovato questo. Ora sapere se sia giusto o no se funzionerà bene o no la cosa solo il futuro potrà dircelo. Certo il Ministero della Salute è un ministero alquanto possiamo dire pesante e accomunarlo con altri ministeri potrebbe creare dei problemi logistici. Questo dipenderà sempre da come si lavora nell'ambiente ministeriale e la capacità del Ministro e dei suoi collaboratori.

Lavoro Salute e Politiche sociali
Ministro: Maurizio Sacconi
Sottosegretari: Pasquale Viespoli, Ferruccio Fazio, Francesca Martini, Eugenia Maria Roccella



Biografia di Maurizio Sacconi



Luogo di nascita: Conegliano (Treviso)

Data di nascita: 13 luglio 1950


Regione di elezione: Veneto
Nato il 13 luglio 1950 a Conegliano (Treviso)
Residente a Roma
Professione: Ex funzionario agenzia ONU

Elezione: 13 aprile 2008
Proclamazione: 22 aprile 2008


Membro Gruppo PdL
Mandati
VIII Legislatura Camera
IX Legislatura Camera
X Legislatura Camera
XI Legislatura Camera
XV Legislatura Senato
XVI Legislatura Senato


Incarichi e uffici ricoperti nella Legislatura
Gruppo Il Popolo della Libertà:
Membro dal 6 maggio 2008

Ministero della Salute
ora lo rivogliono tutti
L'HANNO detto al nostro convegno sulla Terza età l'ex ministro della Salute, Livia Turco, e il neopresidente della commissione Industria del Senato, Cesare Cursi: bisogna
far rinascere il ministero della Salute. Come
si sa, nel nuovo governo Berlusconi non c'è questo dicastero, ritenuto importante, strategico da più parti. Soprattutto perché, con il federalismo si potranno avere alcune conseguenze negative, come ad esempio la difformità delle prestazioni sanitarie tra le regioni. E' vero che già oggi chi vive al Nord ottiene servizi sanitari migliori rispetto ai cittadini del Sud, ma tutti sembrano convinti che il federalismo potrebbe rendere acute le differenze. Da qui la necessità di ripristinare il ministero. Quando? Forse a settembre come dicono i sottosegretari Gianni Letta e Ferruccio Fazio. Appunto, Fazio: diventerà lui il nuovo ministro della Salute?

Voltare pagina all'Aifa
serve più trasparenza
LO scandalo che ha coinvolto l'Aifa, l'Agenzia nazionale del farmaco, è uno dei più seri tra quelli - non pochi - che negli anni hanno coinvolto il mondo farmaceutico e
medico. Perché l'inchiesta torinese colpisce
al cuore una struttura pubblica, alla quale ci si affida per avere un'opinione super partes, disinteressata e soprattutto scientificamente valida sulle medicine che milioni di italiani assumono ogni giorno. Non siamo allarmisti e perciò aspettiamo con fiducia l'esito delle indagini. Sappiamo però che è in ballo non solo la credibilità di un'importante struttura ma anche la salute dei cittadini. Non solo: crescerà la diffidenza verso i farmaci equivalenti o generici, ritenuti poco sicuri. Per evitare un danno ulteriore d'immagine all'Aifa è ora fondamentale voltare pagina, garantendo maggiore trasparenza nei procedimenti di approvazione dei farmaci.