DEPUTATI DISABILI IN PARLAMENTO
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DEPUTATI DISABILI IN PARLAMENTO
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In Parlamento tutto pronto
per i deputati disabili
ROMA
Una cabina più larga, quattro nuovi posti nell’emiciclo dell’Aula e la possibilità, per la prima volta nella storia, di avere un assistente delegato alle operazioni di voto. Con l’arrivo alla Camera di due deputati disabili con handicap particolarmente invalidanti (Ileana Argentin del Pd e Gianfranco Paglia del Pdl) il palazzo di Montecitorio si è attrezzato per consentire anche a chi ha problemi di mobilità di esercitare appieno il mandato parlamentare fin dalla prima seduta in Aula e fuori dell’emiciclo, con numerosi interventi per eliminare le barriere architettoniche nel palazzo: per un costo che si aggirerebbe sui 300mila euro.
Gianfranco Paglia (Pdl) è un ex capitano dell’esercito rimasto gravemente ferito durante la missione militare in Somalia, a Mogadiscio, nel luglio del 1993. Ileana Argentin, eletta con il Pd, prima di entrare in Parlamento era delegata del sindaco Walter Veltroni per le Politiche dell’handicap nel Comune di Roma.
QUATTRO NUOVI POSTI IN EMICICLO - Ai due lati del tavolo situato nell’emiciclo, normalmente utilizzato dal ’comitato dei novè, sono stati aggiunti quattro nuovi seggi. In questo modo Paglia e Argentin non dovranno salire le scale che conducono ai seggi dei deputati. Nelle postazioni dovrebbe essere disponibile una presa elettrica per ricaricare gli accumulatori delle carrozzelle elettriche.
UNA CABINA PIÙ LARGA - Per consentire ai due deputati di partecipare alle votazioni in cui bisogna entrare in una cabina (come accadrà la prima seduta per l’elezione del presidente della Camera) i falegnami di Montecitorio hanno costruito una cabina più larga, dove si potrà accedere anche con la sedia a rotelle.
L’ASSISTENTE - Per assicurare a Ileana Argentin, che non ha il pieno uso delle mani, l’assistenza necessaria per le operazioni di voto con il sistema elettronico, l’ufficio di presidenza di Montecitorio ha deciso di consentire eccezionalmente l’accesso in Aula a un assistente della parlamentare: siederà accanto a lei e di volta in volta, premerà i pulsanti di voto su sua indicazione.
VIA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE - Con l’inizio della legislatura sparisce una serie di barriere architettoniche di palazzo Montecitorio, dove stanno per essere ultimate delle opere che erano state già previste per facilitare l’accesso al cortile e al palazzo dei gruppi parlamentari. Al piano Aula sono spuntate alcune lunghe passerelle che consentono di superare con la carrozzella i dislivelli degli scalini nei corridoi e per raggiungere il cortile d’onore, unica zona nel Palazzo dove è possibile fumare.
In Parlamento tutto pronto
per i deputati disabili
ROMA
Una cabina più larga, quattro nuovi posti nell’emiciclo dell’Aula e la possibilità, per la prima volta nella storia, di avere un assistente delegato alle operazioni di voto. Con l’arrivo alla Camera di due deputati disabili con handicap particolarmente invalidanti (Ileana Argentin del Pd e Gianfranco Paglia del Pdl) il palazzo di Montecitorio si è attrezzato per consentire anche a chi ha problemi di mobilità di esercitare appieno il mandato parlamentare fin dalla prima seduta in Aula e fuori dell’emiciclo, con numerosi interventi per eliminare le barriere architettoniche nel palazzo: per un costo che si aggirerebbe sui 300mila euro.
Gianfranco Paglia (Pdl) è un ex capitano dell’esercito rimasto gravemente ferito durante la missione militare in Somalia, a Mogadiscio, nel luglio del 1993. Ileana Argentin, eletta con il Pd, prima di entrare in Parlamento era delegata del sindaco Walter Veltroni per le Politiche dell’handicap nel Comune di Roma.
QUATTRO NUOVI POSTI IN EMICICLO - Ai due lati del tavolo situato nell’emiciclo, normalmente utilizzato dal ’comitato dei novè, sono stati aggiunti quattro nuovi seggi. In questo modo Paglia e Argentin non dovranno salire le scale che conducono ai seggi dei deputati. Nelle postazioni dovrebbe essere disponibile una presa elettrica per ricaricare gli accumulatori delle carrozzelle elettriche.
UNA CABINA PIÙ LARGA - Per consentire ai due deputati di partecipare alle votazioni in cui bisogna entrare in una cabina (come accadrà la prima seduta per l’elezione del presidente della Camera) i falegnami di Montecitorio hanno costruito una cabina più larga, dove si potrà accedere anche con la sedia a rotelle.
L’ASSISTENTE - Per assicurare a Ileana Argentin, che non ha il pieno uso delle mani, l’assistenza necessaria per le operazioni di voto con il sistema elettronico, l’ufficio di presidenza di Montecitorio ha deciso di consentire eccezionalmente l’accesso in Aula a un assistente della parlamentare: siederà accanto a lei e di volta in volta, premerà i pulsanti di voto su sua indicazione.
VIA LE BARRIERE ARCHITETTONICHE - Con l’inizio della legislatura sparisce una serie di barriere architettoniche di palazzo Montecitorio, dove stanno per essere ultimate delle opere che erano state già previste per facilitare l’accesso al cortile e al palazzo dei gruppi parlamentari. Al piano Aula sono spuntate alcune lunghe passerelle che consentono di superare con la carrozzella i dislivelli degli scalini nei corridoi e per raggiungere il cortile d’onore, unica zona nel Palazzo dove è possibile fumare.
Ugo 61- Novizio
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Numero di messaggi : 68
Età : 63
Occupazione/Ozio : Funzionario commerciale
Hobby : Sport Nuoto
Data d'iscrizione : 25.11.07
Risposta
Si Ugo, avevo letto la notizia, ma per scaramanzia non l'avevo messa sul sito. Speriamo che qualcosa si muova essendoci anche dei disabili nel Parlamento, ma credo che l'unica vera forza sia quella di riuscire un domani a far varcare la soglia del transatlantico a uno di noi sorretto dall'associazione. Solo in questo modo si potrà avere l'opportunità di far sentire la propria voce di noi disabili. Chi viene eletto dalle forze tradizionali, e lo sappiamo benissimo, deve stare a loro e quindi non può prendere iniziative personali. Comunque è già un fatto positivo che si cominci così.
Almeno potremo scrivere a lui direttamente perchè anche lui avrà la sua casella mail che tutti i deputati hanno.
Almeno potremo scrivere a lui direttamente perchè anche lui avrà la sua casella mail che tutti i deputati hanno.
albatros1- Senior
-
Numero di messaggi : 651
Età : 64
Localizzazione : Roma
Hobby : fotografia
Data d'iscrizione : 02.10.07
informarsi
ragazzi informarsi chi sono i disabili eletti? sapere i nomi che poi li bombardiamo di messaggi
RISPOSTA
GIANFRANCO PAGLIA
Capitano Paglia in Parlamento esempio per i giovani
POLITICA | Caserta – La folta pattuglia di casertani eletti al Senato ed alla Camera dei Deputati ha già un leader: è il Capitano dell'E.I. Gianfranco Paglia, Medaglia d'Oro al Valor Militare, la più alta onorificenza della Nazione che, solitamente, viene assegnata alla memoria, ma nel caso di Paglia si è voluto riconoscere l'eroismo e l'altruismo dell'allora ventitreenne sottotenente della 'FOLGORE'. Nonostante Paglia sia un ragazzo schivo e di poche parole, il suo eroismo ha attecchito tra i giovani che lo hanno eletto a modello di lealtà, onestà, generosità, altruismo. Ma chi è il Capitano Paglia ? Gianfranco PAGLIA nasce a Sesto San Giovanni (MI) il 17/07/70 a Sesto San Giovanni (MI). Sposato e padre di due bambini vive a Caserta sin da giovanissimo, dove era un promettente portiere della squadra di calcio dell'AUDAX di Capua. Nel 1989 parte per svolgere il servizio di leva in Marina. Rimane per circa 20 giorni a La Spezia per il primo periodo di addestramento, il cosiddetto CAR e poi viene trasferito a Roma per i restanti 11 mesi. Nel 1990 partecipa al Campionato Nazionale della Marina Militare, come portiere. Nel 1991 risulta vincitore del 109° corso A.U.P.C.(Allievo Ufficiale Pilota di Complemento) presso l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli (NA). Viene dimesso dal corso nel marzo 1992 per aver sbagliato un esame in volo. Nel 1992 vince il 149° concorso A.U.C. (Allievo Ufficiale di Complemento) presso la Scuola Militare di Fanteria di Cesano (RM). Durante il corso fa domanda per le selezioni come Ufficiale Paracadutista presso la Scuola di Paracadutismo in Pisa, superando le prove di selezione. Si classifica 49° in graduatoria a fine corso, così scelse la destinazione: 186° Reggimento Paracadutisti Folgore in Siena, dove viene assegnato presso la 15^ compagnia 'Diavoli Neri'. Il 28 maggio del 1993 parte con il contingente italiano per la Somalia nell'ambito della missione IBIS. Il 2 luglio del 1993 durante un conflitto a fuoco, presso il Check Point 'Pasta' a Mogadiscio, viene colpito da 3 proiettili. Viene ricoverato presso l'ospedale militare Americano, dove i medici riescono a salvargli la vita. Purtroppo un proiettile aveva leso la colonna vertebrale tranciando di netto le vertebre C7 - T1. All'allora sottotenente paracadutista della Folgore viene diagnosticata una tetraplegia. Quel 2 luglio del 1993 vi furono 3 morti e 22 feriti. Il 13 luglio 1993 rientra in Italia e viene ricoverato presso l'Ospedale Militare del Celio di Roma. Dopo una serie di indagini effettuate dai suoi familiari decide, con l'appoggio dello Stato Maggiore Esercito, che il miglior Centro di Fisioterapia era quello di Nottwill in Svizzera. Il 27 luglio 1993 viene ricoverato presso il suddetto centro. I medici, vista la gravità della lesione riportata, avvertono il Sottotenente Paglia che avrebbe dovuto permanere nel centro per almeno 9 mesi. Nel corso della lunga decenza, al Sottotenente Paglia viene insegnato ad essere autonomo in carrozzina e, dopo soli 4 mesi, viene dimesso. È stata la sua prima grande vittoria dal giorno del ferimento. Il 22 dicembre 1993 finalmente torna a casa e viene accolto con una grande festa per tutti. Il 13 gennaio del 1994 si reca a Mosca presso un centro specializzato in lesioni midollari. Per la prima volta riesce ad alzarsi in piedi, per poi riuscire a fare alcuni passi. Rientra in Italia nel maggio dello stesso anno. Nell'ottobre del 1994 durante un Giuramento presso la Scuola Militare di Viterbo, furono consegnate le onorificenze per la missione IBIS, purtroppo molte alla memoria: in quella missione morirono 11 militari, 1 crocerossina, 3 giornalisti. Durante la cerimonia Gianfranco PAGLIA viene insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Nel 1997 la svolta: viene iscritto nel Ruolo d'Onore e riprende servizio il 27 maggio presso la Brigata Bersaglieri "Garibaldi" di Caserta. Il 29 giugno 1997 parte per la Bosnia per partecipare alla missione SFOR con la sua nuova Brigata. Grazie allo Stato Maggiore ed al Generale Del Vecchio, allora comandante della Brigata bersaglieri Garibaldi, ora eletto in Parlamento nelle fila del Partito Democratico, ritorna, nonostante la carrozzina, a partecipare ad una missione "Fuori Area". Vi rimane per 3 mesi. Nel maggio 1998 torna a pilotare un aereo con comandi per disabili, per la precisione un velivolo del tipo "SKY ARROW 450 T", presso l'Aero Club Italia, situato nei pressi di Fiano Romano vicino Roma. Nel marzo del 1999 si reca a Vicenza per un diverso ciclo fisioterapico. Dopo 10 mesi riesce a deambulare, grazie ad un computer che trasmette impulsi elettrici a degli elettrodi applicati alla muscolatura delle gambe, dei glutei e dei paravertebrali. E' sicuramente un palliativo, ma gli permette di stare bene. Il 2 luglio 1999, dopo sei lunghissimi anni, grazie a Barbara Brighetti, atleta numero uno del team Sector No Limits, si lancia di nuovo con il paracadute, in tandem naturalmente. Presta servizio presso la Garibaldi insieme alla quale avrebbe dovuto partecipare alla missione 'Leonte 4' in Libano, ma l'elezione alla Camera dei Deputati lo ha impedito. Probabile il suo inserimento nella Commissione parlamentare della Difesa, così promesso da Gianfranco Fini, ed in questa veste lo vedremo in Libano dove lo aspettano centinaia di amici e commilitoni
Capitano Paglia in Parlamento esempio per i giovani
POLITICA | Caserta – La folta pattuglia di casertani eletti al Senato ed alla Camera dei Deputati ha già un leader: è il Capitano dell'E.I. Gianfranco Paglia, Medaglia d'Oro al Valor Militare, la più alta onorificenza della Nazione che, solitamente, viene assegnata alla memoria, ma nel caso di Paglia si è voluto riconoscere l'eroismo e l'altruismo dell'allora ventitreenne sottotenente della 'FOLGORE'. Nonostante Paglia sia un ragazzo schivo e di poche parole, il suo eroismo ha attecchito tra i giovani che lo hanno eletto a modello di lealtà, onestà, generosità, altruismo. Ma chi è il Capitano Paglia ? Gianfranco PAGLIA nasce a Sesto San Giovanni (MI) il 17/07/70 a Sesto San Giovanni (MI). Sposato e padre di due bambini vive a Caserta sin da giovanissimo, dove era un promettente portiere della squadra di calcio dell'AUDAX di Capua. Nel 1989 parte per svolgere il servizio di leva in Marina. Rimane per circa 20 giorni a La Spezia per il primo periodo di addestramento, il cosiddetto CAR e poi viene trasferito a Roma per i restanti 11 mesi. Nel 1990 partecipa al Campionato Nazionale della Marina Militare, come portiere. Nel 1991 risulta vincitore del 109° corso A.U.P.C.(Allievo Ufficiale Pilota di Complemento) presso l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli (NA). Viene dimesso dal corso nel marzo 1992 per aver sbagliato un esame in volo. Nel 1992 vince il 149° concorso A.U.C. (Allievo Ufficiale di Complemento) presso la Scuola Militare di Fanteria di Cesano (RM). Durante il corso fa domanda per le selezioni come Ufficiale Paracadutista presso la Scuola di Paracadutismo in Pisa, superando le prove di selezione. Si classifica 49° in graduatoria a fine corso, così scelse la destinazione: 186° Reggimento Paracadutisti Folgore in Siena, dove viene assegnato presso la 15^ compagnia 'Diavoli Neri'. Il 28 maggio del 1993 parte con il contingente italiano per la Somalia nell'ambito della missione IBIS. Il 2 luglio del 1993 durante un conflitto a fuoco, presso il Check Point 'Pasta' a Mogadiscio, viene colpito da 3 proiettili. Viene ricoverato presso l'ospedale militare Americano, dove i medici riescono a salvargli la vita. Purtroppo un proiettile aveva leso la colonna vertebrale tranciando di netto le vertebre C7 - T1. All'allora sottotenente paracadutista della Folgore viene diagnosticata una tetraplegia. Quel 2 luglio del 1993 vi furono 3 morti e 22 feriti. Il 13 luglio 1993 rientra in Italia e viene ricoverato presso l'Ospedale Militare del Celio di Roma. Dopo una serie di indagini effettuate dai suoi familiari decide, con l'appoggio dello Stato Maggiore Esercito, che il miglior Centro di Fisioterapia era quello di Nottwill in Svizzera. Il 27 luglio 1993 viene ricoverato presso il suddetto centro. I medici, vista la gravità della lesione riportata, avvertono il Sottotenente Paglia che avrebbe dovuto permanere nel centro per almeno 9 mesi. Nel corso della lunga decenza, al Sottotenente Paglia viene insegnato ad essere autonomo in carrozzina e, dopo soli 4 mesi, viene dimesso. È stata la sua prima grande vittoria dal giorno del ferimento. Il 22 dicembre 1993 finalmente torna a casa e viene accolto con una grande festa per tutti. Il 13 gennaio del 1994 si reca a Mosca presso un centro specializzato in lesioni midollari. Per la prima volta riesce ad alzarsi in piedi, per poi riuscire a fare alcuni passi. Rientra in Italia nel maggio dello stesso anno. Nell'ottobre del 1994 durante un Giuramento presso la Scuola Militare di Viterbo, furono consegnate le onorificenze per la missione IBIS, purtroppo molte alla memoria: in quella missione morirono 11 militari, 1 crocerossina, 3 giornalisti. Durante la cerimonia Gianfranco PAGLIA viene insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare. Nel 1997 la svolta: viene iscritto nel Ruolo d'Onore e riprende servizio il 27 maggio presso la Brigata Bersaglieri "Garibaldi" di Caserta. Il 29 giugno 1997 parte per la Bosnia per partecipare alla missione SFOR con la sua nuova Brigata. Grazie allo Stato Maggiore ed al Generale Del Vecchio, allora comandante della Brigata bersaglieri Garibaldi, ora eletto in Parlamento nelle fila del Partito Democratico, ritorna, nonostante la carrozzina, a partecipare ad una missione "Fuori Area". Vi rimane per 3 mesi. Nel maggio 1998 torna a pilotare un aereo con comandi per disabili, per la precisione un velivolo del tipo "SKY ARROW 450 T", presso l'Aero Club Italia, situato nei pressi di Fiano Romano vicino Roma. Nel marzo del 1999 si reca a Vicenza per un diverso ciclo fisioterapico. Dopo 10 mesi riesce a deambulare, grazie ad un computer che trasmette impulsi elettrici a degli elettrodi applicati alla muscolatura delle gambe, dei glutei e dei paravertebrali. E' sicuramente un palliativo, ma gli permette di stare bene. Il 2 luglio 1999, dopo sei lunghissimi anni, grazie a Barbara Brighetti, atleta numero uno del team Sector No Limits, si lancia di nuovo con il paracadute, in tandem naturalmente. Presta servizio presso la Garibaldi insieme alla quale avrebbe dovuto partecipare alla missione 'Leonte 4' in Libano, ma l'elezione alla Camera dei Deputati lo ha impedito. Probabile il suo inserimento nella Commissione parlamentare della Difesa, così promesso da Gianfranco Fini, ed in questa veste lo vedremo in Libano dove lo aspettano centinaia di amici e commilitoni
albatros1- Senior
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