VENEZIA E DISABILITA'
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VENEZIA E DISABILITA'
Venezia, mostra Tiziano vietata ai disabili. Ferrero: "Atto di discriminazione"
Avevano prenotato la visita alla alle Gallerie dell’Accademia, di Venezia noleggiando anche un pullman e un vaporetto, ma per un gruppo di 20 disabili in carrozzina una mostra si rivela una vera odissea. Il ministro: "Indegno di un paese civile"
VENEZIA - Avevano prenotato la visita alla alle Gallerie dell'Accademia, di Venezia noleggiando anche un pullman e un vaporetto, ma per un gruppo di 20 disabili in carrozzina, assistiti da altrettanti accompagnatori, provenienti dalle province di Udine e Pordenone, l'accesso alla mostra «L'ultimo Tiziano» si è rivelata una vera e propria odissea. Sono stati costretti a rimanere per due ore sotto la pioggia battente a causa delle barriere architettoniche presenti all'interno delle Gallerie. Per protesta, come riferiscono oggi alcuni giornali, hanno tentato, invano di bloccare l'ingresso, poi hanno chiamato le forze dell'ordine. Nulla è però servito a risolvere il problema: il gruppo ha dovuto riprendere mestamente la via di casa nel tardo pomeriggio. Nonostante la comitiva avesse esplicitato al momento della prenotazione le proprie esigenze, si è scoperto che la struttura museale non dispone di un servoscala. Le carrozzine vengono spinte a braccia su per la scala che conduce alle sale espositive dagli stessi custodi, ma il fatto che ieri fossero una ventina ha reso di fatto la cosa impossibile. Il gruppo ha riferito che, di fronte alle proteste, l'unica a farsi viva al telefono è stata una funzionaria della Soprintendenza alle Belle Arti, scusandosi con la comitiva ma ribadendo che non vi era soluzione al problema.
Decisa la reazione del ministro della solidarietà sociale: «Non hanno potuto visitare una mostra, quella di Tiziano allestita a Venezia, e sono rimasti sotto la pioggia in attesa di una possibilità di entrare che non è mai arrivata. Credo che quanto avvenuto nella città veneta sia indegno di un paese civile. Dei nostri concittadini non hanno potuto usufruire di uno spazio pubblico perchè gli è stato impedito dalle insormontabili barriere architettoniche. Evidentemente però le barriere da superare in Italia riguardano anche la mentalità di chi immagina uno spazio museale inavvicinabile da chi si muove su una carrozzina».
(30 marzo 2008)
Avevano prenotato la visita alla alle Gallerie dell’Accademia, di Venezia noleggiando anche un pullman e un vaporetto, ma per un gruppo di 20 disabili in carrozzina una mostra si rivela una vera odissea. Il ministro: "Indegno di un paese civile"
VENEZIA - Avevano prenotato la visita alla alle Gallerie dell'Accademia, di Venezia noleggiando anche un pullman e un vaporetto, ma per un gruppo di 20 disabili in carrozzina, assistiti da altrettanti accompagnatori, provenienti dalle province di Udine e Pordenone, l'accesso alla mostra «L'ultimo Tiziano» si è rivelata una vera e propria odissea. Sono stati costretti a rimanere per due ore sotto la pioggia battente a causa delle barriere architettoniche presenti all'interno delle Gallerie. Per protesta, come riferiscono oggi alcuni giornali, hanno tentato, invano di bloccare l'ingresso, poi hanno chiamato le forze dell'ordine. Nulla è però servito a risolvere il problema: il gruppo ha dovuto riprendere mestamente la via di casa nel tardo pomeriggio. Nonostante la comitiva avesse esplicitato al momento della prenotazione le proprie esigenze, si è scoperto che la struttura museale non dispone di un servoscala. Le carrozzine vengono spinte a braccia su per la scala che conduce alle sale espositive dagli stessi custodi, ma il fatto che ieri fossero una ventina ha reso di fatto la cosa impossibile. Il gruppo ha riferito che, di fronte alle proteste, l'unica a farsi viva al telefono è stata una funzionaria della Soprintendenza alle Belle Arti, scusandosi con la comitiva ma ribadendo che non vi era soluzione al problema.
Decisa la reazione del ministro della solidarietà sociale: «Non hanno potuto visitare una mostra, quella di Tiziano allestita a Venezia, e sono rimasti sotto la pioggia in attesa di una possibilità di entrare che non è mai arrivata. Credo che quanto avvenuto nella città veneta sia indegno di un paese civile. Dei nostri concittadini non hanno potuto usufruire di uno spazio pubblico perchè gli è stato impedito dalle insormontabili barriere architettoniche. Evidentemente però le barriere da superare in Italia riguardano anche la mentalità di chi immagina uno spazio museale inavvicinabile da chi si muove su una carrozzina».
(30 marzo 2008)
albatros1- Senior
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