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Messaggio  albatros1 Mar Mag 06, 2008 8:52 am

Pensioni più alte? Anffas e Fish: "La solita questua"
Le due organizzazioni perplesse sulla proposta di legge dell’Anmic per aumentare le pensioni da 246 a 580 euro: ’’Autoreferenziale e assistenzialistica’’

ROMA - Il livello delle pensioni è certamente "del tutto inadeguato" ma l'equiparazione delle pensioni di invalidità civile a quelle minime appare come "un intervento di mera natura assistenzialistica e risarcitoria": l'iniziativa dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, che sta raccogliendo in queste settimane le firme per una proposta di legge popolare che preveda l'adeguamento delle pensioni di invalidità da 246 a 580 euro, non incassa il sostegno di due fra le maggiori associazioni di persone con disabilità, la Fish (Federazione italiana superamento handicap) e l'Anffas (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale). Una posizione destinata, come già accaduto in materia di prepensionamento dei genitori di disabili gravi e gravissimi, a suscitare reazioni e polemiche fra le diverse organizzazioni.

"Ciò che il nostro movimento ha sostenuto in questi anni - sostiene l'Anffas - è principalmente un cambiamento culturale tendente ad eliminare ogni forma di categorizzazione, adottando, in chiave inclusiva, un modello sociale imperniato sui diritti umani e civili della persona, con interventi di sostegno globali e non parcellizzati: principi che sono contenuti, non solo nella Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ma anche nella legge 328/2000, che prevede espressamente che si debba procedere a un riordino complessivo delle provvidenze economiche e connesse procedure di accertamento della invalidità civile e dell'handicap".

Secondo l'Anffas dunque "è necessario prendere le distanze da un sistema ancora imperniato su interventi di mera natura assistenzialistica e risarcitoria": nel caso specifico, una iniziativa come quella dell'Anmic, "oltre ad apparire puramente autoreferenziale, si dimostra indubbiamente estrapolata dalle nostre più complessive rivendicazioni", che riguardano appunto l'applicazione della Convenzione Onu, la presa in carico globale, il progetto di vita individuale, i Liveas, l'applicazione della legge 328. Essa pertanto, è il giudizio dell'associazione guidata da Roberto Speziale, "si riduce alla solita questua".

La decisione dell'Anffas, unitamente alla Fish, è dunque quella di non aderire all'iniziativa dell'Anmic, fermo restando - precisano a scanso di equivoci - "che rimane nostro obiettivo, nell'ambito del contesto indicato, ottenere un riordino delle provvidenze economiche, attualmente del tutto inadeguato, e nuove modalità di accertamento dell'invalidità civile e dell'handicap". Entrambi temi che dopo le elezioni Anffas e Fish si impegnano a rilanciare d'intesa con l'intero movimento delle associazioni. (Stefano Caredda)

(1 aprile 2008)

900mila invalidi con una pensione di 246 euro. L'Anmic denuncia, ma Fish e Anffas non si accodano
900mila invalidi con una pensione di 246 euro. L'Anmic denuncia, ma Fish e Anffas non si accodano
Il presidente Anmic Pagano commenta la protesta dei disabili francesi che chiedono l'aumento della loro indennità, fissata a 628 euro: “Percepiscono un sussidio che è più del doppio rispetto al nostro: la loro iniziativa rafforza le nostre richieste”. In corso la raccolta di firme per chiedere l'equiparazione alle pensioni minime, cioè a 580 euro. Ma Fish e Anffas non aderiscono all'iniziativa: "La solita questua: ci vuole un riordino complessivo"

ROMA - "La protesta dei disabili francesi rafforza l'azione che come Anmic stiamo portando avanti per ottener l'aumento delle pensioni d'invalidità": così Giovanni Pagano, presidente dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, commenta la notizia della manifestazione che si è svolta sabato scorso a Parigi. "Il trattamento economico degli invalidi in Francia è di 628 euro, cioè più del doppio rispetto ai 246 euro percepiti dagli invalidi in Italia", osserva Pagano. "Speriamo che questa protesta induca anche il prossimo governo italiano a correre ai ripari, perché un trattamento come questo è decisamente inconcepibile. In Francia è già stato annunciato un incremento del 5% per il 2008. Noi siamo ancora lontani da un aumento seppur graduale".

Sono circa 810.000 gli invalidi francesi che percepiscono la "allocation aux adultes handicapés" (sussidio statale per gli adulti disabili". Ma quanti sono in Italia a vivere con una pensione di 246 euro? "Circa 900.000 persone - riferisce Pagano - mentre il tasso di disoccupazione delle persone disabili è di circa il 23%, cioè superiore al 19% registrato in Francia e denunciato dai manifestanti". Un nodo cruciale, quello dell'inserimento lavorativo, perché "un avviamento al lavoro è una pensione risparmiata, ma soprattutto il lavoro assicura più tranquillità rispetto a un sussidio e rende la persona disabile protagonista e anche consumatore. Riteniamo quindi il lavoro prioritario anche rispetto al trattamento economico".

Tornando alla questione delle pensioni, "quello che chiediamo è che la prossima Finanziaria preveda un aumento della pensione, che gradualmente la porti almeno a 580 euro", ricorda Pagano, facendo riferimento alla richiesta che già da tempo la sua associazione sta portando avanti e per la quale è in corso una raccolta di firme per promuovere una legge di iniziativa popolare. "Abbiamo bisogno di 50.000 firme, ma le notizie che ci arrivano mi fanno pensare che potremo arrivare addirittura a 250.000", riferisce Pagano. "Nel frattempo, abbiamo inviato una lettera di sollecitazioni a tutti i candidati premier, ma solo qualcuno (Veltroni, ndr), ha promesso un aumento dell'indennità di accompagnamento (da 465 a 600 euro): per noi è manna dal cielo, ma chiediamo innanzitutto che si passi dalle parole ai fatti e, soprattutto, che si intervenga anche sulle pensioni di 246 euro, che oggi spettano a tutti gli invalidi di età inferiore ai 60 anni". (Chiara Ludovisi)

(1 aprile 2008)


Adesso dico la mia:
Ma da 246 euro, a 580 euro già sarebbe un grosso passo avanti, una grande conquista e soprattutto dopo gli ultimi aumenti. Invece qui vediamo scntrarsi le due più grandi associazioni che tutelano i disabili. Mi sembra assurdo tutto questo, intanto cerchiamo di riuscire a spuntare i 580 euro invece si discute prima ancora di aver diciamo vinto?
Mi sembra paradossalmente assurda questa cosa, penso che in questo ci siano allora interessi di potere e non s a che livello ma sempre a rimetterci sono i disabili che al momento invece di vedere due forti schieramenti "uniti" divergono fra loro.
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