LA RABBIA DI CHI SOFFRE

TESTO DEL COMUNICATO

Sono decenni che i Diversamente abili italiani chiedono al potere politico una maggiore attenzione e comprensione nei confronti di una categoria di sfortunati (ormai oltre i cinque milioni di unità), senza mai ottenere nessuna risposta tangibile, se non mai vaghe promesse mai mantenute, fatte solo per bieca opportunità, alla vigilia delle grandi competizioni elettorali.

Ogni genere di protesta dei Diversamente Abili, per ottenere il riconoscimento di quelle “pari opportunità” tanto sbandierate dal sistema, è stata regolarmente ignorata, né tanto meno presa in seria considerazione, non solamente dagli organismi istituzionali competenti, ma dagli stessi mass-media, che hanno finto d’ignorare il problema, come se il problema non esistesse, dando prova di una insensibilità al dolore non verificabile in nessun altro Paese della Comunità Europea.



Stanchi di sopportare indifferenza, ghettizzazione ed reclusione coatta dal vivere civile, da parte di quei politici che pure sono stati eletti anche con i voti dei Diversamente Abili, essi hanno deciso di ribellarsi nell’unico modo democraticamente possibile, un esempio è la PROTESTA NAZIONALE CONTRO LE PENSIONI MINIME E D'INVALIDITA' CIVILE che si terrà a Roma (Piazza del Popolo) il 27 ottobre 2007.

Il M.E.D.A., in perfetta corrispondenza con i propri ideali e quale rappresentante legale dei suoi novecentomila iscritti, non poteva far altrochè farsi paladino di questa protesta estrema, garantendo a tutti i Diversamente Abili, la sua presenza e assistenza, facendo solenne promessa di non abbandonarli, durante la loro lotta, per il riconoscimento di quei diritti civili che una Repubblica Democratica, nata dai valori della Resistenza, dovrebbe garantire ai suoi cittadini, “diversabili” concedendo a essi la pari dignità con tutti coloro che la malasorte ha finora risparmiato.



Se anche questa volta, la classe politica nazionale dovesse dimostrare indifferenza, distacco e non curanza, i “diversabili” annunciano sin d’ora la loro totale astensione dal voto, affermando che: “l’essere esclusi da ogni diritto, significa esserlo anche da ogni dovere.”

www.medadiversabili.it info@medadiversabili.it tel. 0774/302174 –fax.0774/427767. cell.3476546894

LA SEGRETERIA NAZIONALE DEL M.E.D.A.

Quello che mi lascia allibito, e che sentendo giornali, telegiornali e commenti vari, nessuno ma ripeto nessuno ha una parola per noi. Lunico modo per farsi sentire e farsi notare, è stato quello di arrivare in barella con autoambulanza davanti al Ministero della Sanità per farsi sentire. Cioè purtroppo un disabile ha dovuto dare spettacolo di sè per far parlare e scrivere i giornali. E scandaloso da parte della dirigenza politica questa cosa, e indifferentemente siano di destra che di sinistra. La salute credo che non abbia purtroppo colore o abbia fazioni. Siamo lasciati nel dimenticatoio come se non esistessimo. Siamo ombre fantasmi. Per farci sentire, dobbiamo creare spettacolo altrimenti per noi il nulla. Per un paese che si reputa socialmente civile, questo non dovrebbe accadere.