E INTANTO TUTTO AUMENTA
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E INTANTO TUTTO AUMENTA
I signori della politica continuano a parlare, mentre le bollette continuano ad aumentare. Quello che non capisco, è come mai la luce aumenta del 4% e anche il gas che costa molto meno aumenti allo stesso modo?
Qualcosa sinceramente non mi quadra.
Adesso è ufficiale. I prezzi di luce e gas dal prossimo primo aprile subiranno un rincaro rispettivamente del 4,1% e del 4,2%, per un aumento medio su base annua di circa 58 euro a famiglia. L'Autorità per l'Energia ha infatti ufficializzato i ritocchi al rialzo delle tariffe, spinte dalle fiammate del petrolio. L'aggiornamento trimestrale dell'Authority supera, quindi, le previsioni degli analisti che per il secondo trimestre del 2008 stimavano rincari delle tariffe nell'ordine di 4,1% per il gas e 3,9% per la luce.
A far decollare il costo del fabbisogno energetico di ciascuna famiglia è, manco a dirlo, il caro-greggio. Secondo il Garante, infatti, il prezzo dell'oro nero dal gennaio del 2007 è cresciuto del 93%. Sull'aggiornamento tariffario, poi, ha influito anche la particolare situazione degli approvvigionamenti del nostro Paese e il mix delle fonti di produzione: «L'Italia - osserva il presidente dell'Autorità Alessandro Ortis - dipende dall'estero per l'85% del suo fabbisogno energetico, un grado ben superiore alla media europea e il 60% dell'energia elettrica è prodotto con costosi idrocarburi». Per Ortis, involontariamente ambasciator che porta pena, «è molto frustrante essere costretti a registrare aumenti ma, a parte le imposte, il 60% delle nostre bollette di luce e gas, è fortemente condizionato dal costo del petrolio». E, in queste condizioni, aggiunge il Garante, si sentono meno «anche i pur sensibili benefici della continua riduzione delle tariffe dei servizi infrastrutturali da noi amministrate, del contenimento degli oneri di sistema grazie ai provvedimenti adottati e dei primi vantaggi delle liberalizzazioni. Senza queste misure, gli aumenti sarebbero stati del 5,6% superiori».
Per venire incontro alle difficoltà dei meno abbienti, l'Autorità ha messo a punto un «meccanismo di tutela sociale» che a regime potrebbe riguardare circa 5 milioni di famiglie. Le proposte prevedono la distribuzione nelle bollette dell'elettricità di un «bonus» per circa 300-400 milioni di euro a tutela delle famiglie in difficoltà economica e di chi è costretto ad utilizzare macchinari energivori per terapie salvavita. L'agevolazione, secondo le prime stime, potrebbe essere di circa 120 euro per le famiglie più numerose. Il bonus per il 2008 potrebbe essere corrisposto retroattivamente con decorrenza dal 10 gennaio 2008.
Bollette sempre più pesanti per consumatori sempre più indebitati. Perchè se non bastassero i calcoli del Garante per l'energia, ecco che arriva uno studio della Cgia di Mestre - su dati Bankitalia - che analizza le difficoltà economiche delle famiglie. Dall'analisi emerge che mutui per la casa, prestiti per l'acquisto di beni immobili e finanziamenti, dal 2006 al 2007, hanno fatto crescere l'indebitamento degli italiani del 9,2% accumulando mediamente un «rosso» di 15 mila 578 euro. Mentre dall'ingresso dell'euro ad oggi le «sofferenze» sono aumentate del 91%. In testa alla speciale classifica c'è Roma, con il record dell'indebitamento per famiglia a quota 22.305,14 euro; segue Milano (21.115,29), Reggio Emilia (20.367,63), Prato (20.7,41), Lodi (19.871,28), Rimini (19.812,53). Ultima Agrigeto(7.631,83).
Pubblicato il: 30.03.08
Modificato il: 30.03.08 alle ore 9.18
Qualcosa sinceramente non mi quadra.
Adesso è ufficiale. I prezzi di luce e gas dal prossimo primo aprile subiranno un rincaro rispettivamente del 4,1% e del 4,2%, per un aumento medio su base annua di circa 58 euro a famiglia. L'Autorità per l'Energia ha infatti ufficializzato i ritocchi al rialzo delle tariffe, spinte dalle fiammate del petrolio. L'aggiornamento trimestrale dell'Authority supera, quindi, le previsioni degli analisti che per il secondo trimestre del 2008 stimavano rincari delle tariffe nell'ordine di 4,1% per il gas e 3,9% per la luce.
A far decollare il costo del fabbisogno energetico di ciascuna famiglia è, manco a dirlo, il caro-greggio. Secondo il Garante, infatti, il prezzo dell'oro nero dal gennaio del 2007 è cresciuto del 93%. Sull'aggiornamento tariffario, poi, ha influito anche la particolare situazione degli approvvigionamenti del nostro Paese e il mix delle fonti di produzione: «L'Italia - osserva il presidente dell'Autorità Alessandro Ortis - dipende dall'estero per l'85% del suo fabbisogno energetico, un grado ben superiore alla media europea e il 60% dell'energia elettrica è prodotto con costosi idrocarburi». Per Ortis, involontariamente ambasciator che porta pena, «è molto frustrante essere costretti a registrare aumenti ma, a parte le imposte, il 60% delle nostre bollette di luce e gas, è fortemente condizionato dal costo del petrolio». E, in queste condizioni, aggiunge il Garante, si sentono meno «anche i pur sensibili benefici della continua riduzione delle tariffe dei servizi infrastrutturali da noi amministrate, del contenimento degli oneri di sistema grazie ai provvedimenti adottati e dei primi vantaggi delle liberalizzazioni. Senza queste misure, gli aumenti sarebbero stati del 5,6% superiori».
Per venire incontro alle difficoltà dei meno abbienti, l'Autorità ha messo a punto un «meccanismo di tutela sociale» che a regime potrebbe riguardare circa 5 milioni di famiglie. Le proposte prevedono la distribuzione nelle bollette dell'elettricità di un «bonus» per circa 300-400 milioni di euro a tutela delle famiglie in difficoltà economica e di chi è costretto ad utilizzare macchinari energivori per terapie salvavita. L'agevolazione, secondo le prime stime, potrebbe essere di circa 120 euro per le famiglie più numerose. Il bonus per il 2008 potrebbe essere corrisposto retroattivamente con decorrenza dal 10 gennaio 2008.
Bollette sempre più pesanti per consumatori sempre più indebitati. Perchè se non bastassero i calcoli del Garante per l'energia, ecco che arriva uno studio della Cgia di Mestre - su dati Bankitalia - che analizza le difficoltà economiche delle famiglie. Dall'analisi emerge che mutui per la casa, prestiti per l'acquisto di beni immobili e finanziamenti, dal 2006 al 2007, hanno fatto crescere l'indebitamento degli italiani del 9,2% accumulando mediamente un «rosso» di 15 mila 578 euro. Mentre dall'ingresso dell'euro ad oggi le «sofferenze» sono aumentate del 91%. In testa alla speciale classifica c'è Roma, con il record dell'indebitamento per famiglia a quota 22.305,14 euro; segue Milano (21.115,29), Reggio Emilia (20.367,63), Prato (20.7,41), Lodi (19.871,28), Rimini (19.812,53). Ultima Agrigeto(7.631,83).
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Modificato il: 30.03.08 alle ore 9.18
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