partedime

Sono stata normalmente attiva sino al 2003, anche se il mio star male è iniziato nel 1999.
Fino al 2003 lavoravo, avevo un laboratorio di ceramiche e mi piaceva, avevo fatto debiti e sacrifici per realizzarlo e lasciato un lavoro alle dipendenze per avviarlo, non stavo bene ma pensavo all'inizio che dipendesse dal fatto che facevo un lavoro che non mi realizzava, pensavo che accompagnando il mio sognosarei migliorata, in effetti sono riuscita a lavorare e vendere le mie ceramiche per due anni, poi il crollo.
Oggi ho una assurda diagnosi ad esclusione, cioè so cosa non ho.
Vivo con il mio compagno da 23 anni e un cane di 14 anni, diversabile pure lui...
Non riesco a lavorare non ho invalidità e nessuna cura, nessun medico specialista che mi faccia analisi e proponga trattamenti per sintomi.
Non riesco a stare in piedi per piu di due-tre ore al giorno, ho dolori in giro che migrano.. mentre io sto ferma per lo piu sul divano, leggo guardo la tv scrivo qua e la, perchè si ha bisogno di socializzare cmunque.
Bla bla bla i disagi che si vivono sulla propria pelle si comprendono di piu, ma non ci vuole molta immaginazione per capire quelli di chi non è in salute, ancora meno ce ne vuole per capire quelli di chi deve vivere una condizione di cronica diversibiltà.
Siamo nati e viviamo in una società a mio parere non solo sorda agli altrui dolori e alle altrui esigenze, ma anche convinta di essere ben organizzata e invece solo egoista o smarrita , non so . Piu che altro mi sono iscritta per leggere le storie di persone che parlano di se, e per educazione mi presento, ho da tempo passato la fase in cui si cerca qualche spalla su cui piangere, anche se col tempo ci si sente noiosi pure a farlo con chi vivendo con te conosce bene i tuoi dolori e le tue paure.
Comuque sono.
E abbraccio tutti i diversabili

Grazie sono il coordinatore di Roma Gianfranco, benvenuta se vuoi abbiamo anche un'altro blog che è il
www.ilmid.it